Associazione Chiropratici European Council on Chiropratic Education ecu
ABC Chiropratica
ABC Chiropratica
HOME PAGE Cosa č la chiropratica Definizioni e campi di pertinenza A chi serve la Chiropratica Quali problemi risolve la chiropratica Trattamenti chiropratici Sapevate che? Storia e Chiropratica nel mondo Chiropratica in Italia Associazione chiropratici Formazione e ricerca Articoli chiropratica PUBBLICAZIONI Link approfondimnento chiropratica


Definizioni e campi di pertinenza

Definizione dell’ ACA (Associazione Chiropratica Americana) - La Chiropratica - La sub-lussazione vertebrale - “Complesso Funzionale Spina Dorsale/Colonna Vertebrale” - INDICAZIONI E LIMITI - CIRCOLARE N° 66 - Metodi e procedure - L’AGGIUSTAMENTO CHIROPRATICO - Circolare N. 79

Definizione di Chiropratica dell’ ACA (Associazione Chiropratica Americana)
“La Chiropratica è una branca delle "arti" sanitarie la quale considera l'essere umano come un tutto integrato e rivolge speciale attenzione agli aspetti fisiologici-biochimici, inclusi quelli strutturali, spinali, muscolo-scheletrici, neurologici, vascolari, nutrizionali, emozionali ed ambientali.
La pratica e le procedure cliniche includono, ma non sono limitate a:
l’uso dei metodi diagnostici e delle terapie correnti.
In specifico, queste procedure comprendono l’aggiustamento e le manipolazioni delle articolazioni e dei tessuti, in modo particolare della colonna vertebrale.
La Chiropratica NON fa uso di medicinali ne di chirurgia.
La legge (negli USA), abilita i chiropratici all’utilizzo di procedure diagnostiche normalmente usate in ambito sanitario.”

torna su
La Chiropratica. Con metodiche naturali, ed attraverso procedure diagnostiche determinate, si occupa dell’ integrità chimica e strutturale del corpo ed in particolare del rachide inteso come “Comlesso Funzionale Spina Dorsale/Colonna Vertebrale”, al fine di promuovere una migliore comunicazione fra il sistema recettoriale, il sistema nervoso periferico, ed il sistema nervoso centrale per favorire le capacità di recupero del corpo stesso.
Il neurasse, a livello della spina dorsale è il luogo dell’ integrazione e sommazione tutti gli impulsi nervosi in entrata, in uscita, verso e dal cervelletto/cervello alla periferia, e di tutti i fenomeni riflessi non schlerogenici. Il chiropratico, attraverso manipolazione del rachide e delle articolazioni, l’ utilizzo di riflessi somato-viscerali, viscero-somatici, vestibolari, ed altri, e consigli nutrizionali, agisce per ripristinare la migliore integrazione elettro-chimica a livello del neurasse e favorire così una migliore espressione della funzione in generale. La Chiropratica NON è, quindi, un metodo atto a “curare” una patologia, è piuttosto un metodo atto a “facilitare” un recuperodi origine endogena; è pur ovvio che esistono indicazioni e controindicazioni all’ applicazione della chiropratica. (vedi seguito)
In termini Chiropratici: il Dottore in Chiropratica si occupa di rimuovere le Sub-lussazioni vertebrali ed articolari in genere.

torna su

La sub-lussazione vertebrale.
È definita come: aberrazione funzionale che coinvolge uno o più segmenti vertebrali adiacenti. Essa può dipendere da, o causare deviazioni posturali, neurologiche, muscololari e scheletriche in distretti corporei anche lontani alla disfunzione stessa (sublussazione). La sublussazione può essere determinata da o determinare anomalie nella funzione del “Complesso Funzionale Spina Dorsale/Colonna Vertebrale” e quindi modificarne la funzione (per ulteriori specifiche vedi la sezione “Problemi comuni/sublussazione vertebrale”).

torna su
Qual’è la funzione “Complesso Funzionale Spina Dorsale/Colonna Vertebrale”: TUTTO!
Tutti gli impulsi nervosi passano attraverso la spina dorsale nel loro tragitto dal cervello al corpo e dal corpo al cervello per trasmettere le informazioni circa il funzionamento degli organi ed i comandi per lo svolgimento delle loro attività…TUTTO!
QUINDI, è di VITALE importanza il corretto funzionamento del “Complesso Funzionale Spina Dorsale/Colonna Vertebrale”, non solo dal punto di vista posturale ma specialmente da quello globale del funzionamento dell’organismo in maniera corretta ed equilibrata (Omeostasi).

torna su
INDICAZIONI E LIMITI
Indicazioni:
Tutte le algie (dolori) spinali che non rientrano nelle controindicazioni elencate di seguito.
Le sindromi disfunzionali organiche idiopatiche e da affaticamento ovvero tutte quelle disfunzioni non ancora patologiche che si presentano con problemi vari e non ben definiti quali indigestione gastrite, acidità, stanchezza cronica, irritabilità, disturbi intestinali ecc…
Colpi di frusta
Dolori alla cervicale
Vertigini, disequilibrio e giramenti di testa
Mal di testa
Lombalgia
Sciatica
Ernia del disco
Scoliosi, cifosi, lordosi
Artrosi e artrite
Dolori e traumi a braccia e gambe
Migliorare le prestazioni atletiche
Dolori intercostali, ecc…..
Quando NON è opportuno che il paziente veda il Chiropratico (CONTROINDICAZIONI assolute segmentali):
Malattie tumorali dell’osso
Infezioni ossee
Fratture spinali non consolidate (eccetto spondilo-lisi e spodilo-listesi quando non trattate direttamente)
Manipolazioni (aggiustamenti chiropratici cervicali nel caso di instabilità atlanto-odontoidea primaria, traumatica o secondaria (es. certi casi di artrite reumatoide)
Altre controindicazioni relative vanno giudicate caso per caso.

torna su
CIRCOLARE N° 66 - 12 settembre 1984
Ministero della Sanità – DIREZIONE GENERALE OSPEDALI – Div. VI
OGGETTO: indicazioni e limiti della chiropratica
INDICAZIONI AL TRATTAMENTO
Alterazioni funzionali biomeccaniche e di segmenti vertebrali e del bacino (ipomobilità, blocco) con o senza modificazioni di lieve entità nei rapporti articolari. Il che, da un punto di vista clinico, potrebbe comprendere:
la cervicalgia con o senza irradiazioni e brachialgica, le vertigini e gli acufeni non attribuibili ad alterazioni oto-vestibolari, la sindrome di Barrè Lieou
le dorsalgie con o senza irradiazioni intercostali o precordiali
la lombalgia con o senza irradiazioni (ischialgia, cruralgia, back pain)
le discopatie (discartrosi, protusioni discali).
CONTRO-INDICAZIONI
neoplasie primitive o secondarie, forme tubercolari o infettive (osteomielite, spondilite tifica ecc.)
artrite reumatoide, spondilite anchilosante, forme dismetaboliche ad etiologia ignota;
ernie discali espulse;
esiti di fratture consolidate non correttamente (consolidamento vizioso);
spondilolistesi con spondilolisi;
grave stato di osteoporosi;
il processo osteoporotico, in fase non avanzata, in relazione al sesso ed all’età (ad es. la pseudospondilolistesi) potrebbe costituire controindicazione relativa per le condizioni generali e per il grado di sofferenza riscontrati.

torna su
Metodi e procedure:
Generalmente ad una profonda anamnesi seguono: Un accurato esame chiropratico.
Il consiglio di eventuali procedure diagnostiche, secondo protocolli chiropratici determinati, di cui richiedere la prescrizione al proprio medico.
Se indicato, un primo ciclo di terapia chiropratica atta alla correzione delle sublussazioni vertebrali.
Se indicato il consiglio a rivolgersi nuovamente al proprio medico per eventuali consulti specialistici.
Consigli atti a migliorare eventuali abitudini giornaliere o alimentari deleterie per la salute.
Riabilitazione attraverso esercizi correttivi/terapeutici quando opportuno una rivalutazione dello stato di salute, secondo i criteri chiropratici. Se necessario: visite di controllo periodiche o altri cicli di terapie.

torna su
L’AGGIUSTAMENTO CHIROPRATICO:
Così è chiamata la correzione della sublussazione vertebrale in termini chiropratici. L’”aggiustamento” si differenzia da altre tecniche di medicina manuale quali: La mobilizzazione (movimento passivo dell’articolazione nella sua escursione fisiologica di movimento) e la manipolazione (movimento passivo dell’articolazione, ad ampio raggio e con un braccio di leva lungo, oltre la sua escursione fisiologica e nello spazio parafisiologico). Queste ultime sono indirizzate alla riduzione del blocco articolare ed alla riduzione del dolore a livello locale. L’aggiustamento consiste in una manovra a corto raggio e con un braccio di leva altrettanto corto (poca ampiezza e molta velocità) atta a portare l’articolazione nel suo spazio parafisiologico ma rivolta, in modo specifico alla correzione di riflessi neuro-muscolari, vestibolari e viscerali sia a livello segmentale che ascendente o discendente il neurasse dal punto di applicazione. In questo senso, il dolore ed il blocco articolare localizzato, benché da esso sollevati non sono necessariamente indicazioni all’aggiustamento chiropratico. La valutazione chiropratica precedente l’aggiustamento è atta, infatti, all’identificazione di una serie di indicazioni funzionali riguardanti tutto il sistema neuro-muscolo-scheletrico e dell’equilibrio.
I Chiropratici, negli USA, sono abilitati a prescrivere ed interpretare esami di laboratorio. In Italia il chiropratico è associato ai problemi dello scheletro, ciò è sensato ma non completo: è necessario, a volte, conoscere lo stato metabolico della persona per svolgere un lavoro più completo, consigliare eventuali cambiamenti alimentari e/o dello stile di vita, il tutto atto a ripristinare le naturali capacità del corpo ad intraprendere il cammino verso l’omeostasi. (equilibrio fisiologico)
Inoltre, sempre in USA, i chiropratici sono radiologi e tecnici radiologi: hanno l’abilitazione a prescrivere, eseguire e refertare radiografie. Negli stati uniti è di pratica comune per il chiropratico possedere l’apparecchiatura radiologica nel suo studio. Uno dei maggiori testi di radiologia al mondo è redatto da chiropratici ed è usato anche in numerose università mediche.
Premesso questo, non c’e da stupirsi se alle volte ci si trova in situazioni in cui il chiropratico chiede al medico curante la prescrizione di analisi, radiografie, consulti specialistici o altro: la legge italiana, a tuttora, non permette al chiropratico di richiedere o effettuare tali procedure, è quindi necessaria la stretta collaborazione con il medico curante al fine di produrre un servizio migliore nell’interesse del paziente.
È assolutamente necessario che questa collaborazione avvenga solo con chiropratici laureati presso college/università chiropratiche riconosciute dalla CCE o Council on Chiropractic Education-www.cce-usa.com-
In Italia L’AIC (Associazione Italiana Chiropratici) è garante di queste premesse per i propri associati-www.associazionechiropratici.it-


torna su
CIRCOLARE N. 79—21 Dicembre 1982, Ministero della Sanità – DIREZIONE GENERALE OSPEDALI
OGGETTO: Convenzionamento esterno: problema della Chiropratica
“…...chiroprassi che non si identifica in toto con la manipolazione vertebrale, in quanto il trattamento chiroterapico è sempre diretto sui singoli elementi vertebrali anche se prende in considerazione la colonna intera come organo funzionale unico, impiegando tecniche differenziate che possono anche essere variate durante il ciclo di cura.
La manipolazione vertebrale indifferenziata ottiene, in genere,
una manipolazione vertebrale aspecifica e non giunge come può avvenire per la chiropratica
a correggere l’alterazione meccanico-funzionale. …….”


© 2013 - ABC Chiropratica Dr. Andrea Carlucci - piva 03488230982 - ] CREDITS [ - Sitemap - Privacy Policy - Cookie Policy

Valid HTML 4.01 Transitional  CSS Valido!